Esultanza....

Quando la palla gonfia la rete, non c'è gioia più grande per quello che l'ha buttata dentro. E l'esultanza si esterna in vari modi, alcuni decisamente bizzarri altri più normali, ma non per questo banali: c'è chi corre ad abbracciare il compagno che gli ha fatto l'assist, chi va sotto la curva, chi vola verso la panchina e scambia un "cinque" con uno di quelli seduti, chi polemizza con la tribuna e chi, semplicemente, urla al cielo la sua felicità. Ogni gesto racchiude una storia, un volto, un momento.

Il tabloid Sun ha voluto stilare la classifica delle 10 esibizioni post gol più belle di tutti i tempi. Primo posto per 'Gazza' Gascoigne e la sua finta bevuta dopo la rete agli Europei del 1996 contro la Scozia, seguito da Eric Cantona e dal suo orgoglioso sguardo rivolto alle tribune, a coronamento dello strepitoso lob rifilato al Sunderland (stagione 1996-97), mentre sul terzo gradino del podio c'è l'unico italiano della lista, ovvero Marco Tardelli, con il suo urlo ai Mondiali del 1982. Da segnalare anche lo swing immaginario di Craig Bellamy (5°), le movenze del robot Peter Crouch (6°) e la danza alla bandierina del camerunense Roger Milla (8°). Questo l’elenco completo:

1 - Paul Gascoigne: venne beccato decisamente "alticcio" pochi giorni prima della partita con la Scozia agli Europei del 1996, ma quando andò in rete in quella stessa gara, Gazza festeggiò mimando una colossale bevuta, con i compagni che gli versavano addosso dell'acqua, nel delirio di Wembley.

2 - Eric Cantona: impossibile dimenticare il pallonetto con cui freddò il portiere del Sunderland dal limite dell'area, ma più ancora la sua espressione fiera e orgogliosa, con lo sguardo fisso alle tribune e la consapevolezza di essere un grande.

3 - Marco Tardelli: fare gol in una finale Mondiale è un'emozione che trasfigurerebbe chiunque. Memorabile la sua corsa e quell'urlo infinito dopo il 2-0 alla Germania nel 1982 che sono entrati nella storia.

4 - Stuart Pearce: sbagliò dal dischetto nella finale dei campionati del Mondo del 1990, ma sei anni dopo, quando Inghilterra e Spagna andarono ai rigori agli Europei, ci riprovò e il suo centro andò dritto al cuore di ogni inglese.

5 - Craig Bellamy: non è un giocatore amatissimo, ma non si può negare che non abbia senso dell'umorismo. Coinvolto in una rissa a colpi di mazza da golf con il compagno di squadra John Arne Riise alla vigilia della sfida di Champions League contro il Barcellona della scorsa stagione, il gallese festeggiò la rete al Camp Nou mimando un perfetto swing.

6 - Peter Crouch: imperdibili ed esilaranti le sue movenze da robot, iniziate dopo i gol contro Ungheria e Jamaica prima degli ultimi Mondiali. Ora, però, il gigante del Liverpool ha annunciato che non riproporrà più la danza robotica a meno che l'Inghilterra non vinca la coppa del Mondo e visto che McClaren e i suoi rischiano di star fuori anche dagli Europei, c'è il rischio che il robot si arrugginisca….

7 - Jurgen Klinsmann: arrivò al Tottenham con la fama di "tuffatore", che confermò fin dalla prima partita contro lo Sheffield, quando festeggiò la sua rete tuffandosi sotto la curva degli Spurs, manco fosse stato in piscina. Da quel momento, i suoi "tuffi" divennero un appuntamento fisso.

8 - Roger Milla: il 38enne campione del Camerun divenne un autentico personaggio ai Mondiali del 1990 non tanto per i gol (ne fece 4) quanto, piuttosto, per le danze attorno alla bandierina con cui li celebrava.

9 - Temuri Ketsbaia: l'attaccante georgiano dal look alla "Zio Fester" era famoso al Newcastle sia per i tiri potentissimi, sia per le esultanze bizzarre, come quando, dopo una rete al Bolton nel 1999, si strappò la maglietta e prese a calci un cartellone pubblicitario per sfogare la sua rabbia contro Dalglish, che lo usava come riserva.

10 - Facundo Sava: una maschera da Zorro per ognuno dei 6 gol segnati durante i suoi due anni al Fulham. Una leggenda.

tratto da www.gazzetta.it